sabato 11 dicembre 2010

Romanzi a New York #22: L'Uomo Stocastico

E' sempre affascinante avventurarsi nelle visioni future di New York City. Stavolta lo facciamo con L'Uomo Stocastico (The Stochastic Man) è un romanzo di Robert Silverberg, classe 1935, scrittore considerato, a ragione, uno dei maestri della fantascienza con circa cinquanta romanzi all'attivo.
Innanzitutto, per quei pochi che non lo sapessero, spieghiamo che l'aggettivo stocastico significa "dovuto al caso, aleatorio, congetturale" ed è proprio di congetture, previsioni e probabilità statistiche che il protagonista Lew Nichols è un esperto. Le sue capacità sono messe al servizio di Paul Quinn, sindaco di New York con ben altre ambizioni politiche. Siamo in un futuro oramai passato (romanzo del 1975, ambientazione 1997-2000, e oggi, sempre per quei pochi che non lo sapessero, siamo nel 2010).
Il talento di Nichols è però nulla al confronto di quello di Martin Carvajal, personaggio enigmatico, squallido e insignificante nell'aspetto, che finanzia Quinn e inizia un inquietante connubio con il protagonista.
La New York narrata da Silverberg è apocalittica quanto basta, socialmente devastata quanto basta (ricchi ricchissimi, poveri poverissimi, bande di afroamericani che annunciano l'acquisto di carrarmati con una conferenza stampa), promiscua sessualmente quanto basta (l'AIDS non è stato oggetto di chiaroveggenza), violenta quanto basta, ma in grado comunque di resistere a tutto: "Una parte di New York brilla dello stesso splendore conosciuto da Atene, Costantinopoli, Roma, Babilonia e Persepoli; il resto è una giungla, una giungla vera e propria , fetida e squallida, dove l'unica legge è la forza. Non è una città che muore, quanto piuttosto una città ingovernabile".
La vicenda si incanala presto sul terreno della fantapolitica, il personaggio di Quinn può ricordare anche tanti politici attuali, non solo americani, mentre il rapporto molto particolare di Nichols con la moglie Sundara ci illustra una dottrina, il "Transit", che mescola buddhismo, zen, fascismo, platonismo e tantra.
Da non dimenticare è il Capodanno a New York del 2000 e il modo in cui è vissuto nel romanzo, al cui confronto quello reale, segnato solo dal falso, falsissimo brivido del millenium bug , potrà solo farci provare tenerezza.
L'Uomo Stocastico venne pubblicato la prima volta in Italia nel 1976 sul nr. 687 della collana Urania, e di recente è stato ristampato sul n. 80 di Urania Collezione, che ripropone testi fantascientifici del passato di una certa importanza, in gran parte già presentati nella collana "madre".
L'Uomo Stocastico, Robert Silverberg, Urania Collezione, Mondadori, 2010