venerdì 19 agosto 2011

Romanzi a New York #62: L'Amico di New York


È uno strano romanzo questo scritto nel 1998 da Ethan Canin, una sorta di rivisitazione in salsa melodrammatica della celebre fiaba di Fedro "Il Topo di Campagna e il Topo di Città", riambientata a New York e non solo. La storia di un’amicizia apparentemente improbabile tra un ragazzo del Missouri, Orno Tarcher (che forse di improbabile ha solo il nome di battesimo) e Marshall Emerson, rampollo della “New York bene”. Siamo negli anni 70 e i due frequenteranno la stessa università newyorchese tra ripensamenti sulla carriera, amori, ambizioni e parentele più o meno invadenti.
La storia va avanti a ritmo alternato, capitoli coinvolgenti si alternano a situazioni di noia, non solo dei protagonisti. A leggerlo oggi gli innamoramenti e le vicissitudini dei due studenti a volte profumano troppo di serial tv, ma non mancano riflessioni profonde ed ampi omaggi alla città più bella del mondo: “Con il dito indicò un punto dove un’apertura nel cornicione lasciava intravedere Central Park e, aldilà della marea scura delle cime degli alberi, le torri illuminate dell’Upper West Side. «Come si fa a non amare tutto questo?» Chiese. «Guarda là, guarda quegli edifici. Il Dakota, Il San Remo, il Majestic. Al Majestic abitavano i gangster. Meyer Lansky e Lucky Luciano.» Bevve. «Il Dakota fu chiamato così perché la gente diceva che si sarebbe potuto anche trovare nel Dakota, per dire quanto lo ritenesse lontano dal centro. Guardalo. Guarda come sapevano costruire a quei tempi.» Per la cronaca il Dakota Building (angolo 72nd street e Central Park West) è uno dei più antichi palazzi residenziali di New York City, noto per essere stato l’indirizzo newyorchese di John Lennon quando, nel 1980, fu assassinato a pochi metri dall'ingresso.
Aldilà della trama uno degli aspetti più interessanti di questo libro di Canin è costituito dai riferimenti al sistema universitario americano: come si finisce in un college invece che in un altro, come sono strutturate le votazioni e le selezioni, come i ragazzi sembrano assegnati a un futuro predestinato e come un dentista rischi di essere considerato un dottore di serie B.
A proposito, lo stesso scrittore, oggi poco più che cinquantenne, ha esercitato la professione medica prima di dedicarsi completamente alla letteratura e ciò si nota in alcune descrizioni molto accurate delle lezioni di anatomia frequentate da Orno.
L’Amico di New York (Kings and Planet) è una sorta di romanzo di formazione caratterizzato da sprazzi d’informazione: «Lo sapevi che stiamo passando in auto sopra i resti di Londra?» «Come?» «Questa è la Franklin Delano Roosvelt Drive. L’hanno costruita con le macerie di Londra e di Bristol, dopo i raid della Luftwaffe.»«Ma dai.» «Sul serio. Le hanno trasportate qui con le navi, come zavorra. Il nuovo impero sopra il vecchio, come dire. E noi adesso ci passiamo sopra con la macchina.»
L’intenzione dell'autore era forse quella di dipingere un affresco sulla fragilità umana della gioventù di quegli anni, vicini ma anche lontanissimi, una fragilità dipinta in maniera molto più romantica e misurata di come viene ritratta da gran parte della letteratura contemporanea, nonostante anche qui compaiano le immancabili strisce di cocaina.
Il volume, apparso in Italia nel 2000, è da tempo fuori catalogo ma di discreta reperibilità nel circuito delle librerie Remainders.
L’Amico di New York, Ethan Canin, Piemme Edizioni, 2000