martedì 12 luglio 2011

Romanzi a New York #56: Un Regalo da Tiffany


E siamo al terzo "Tiffany Book" di questo blog. Dopo il classico Colazione da Tiffany di Truman Capote e Una Ragazza da Tiffany di Susaan Vreeland è il turno di questo Un Regalo da Tiffany (Something from Tiffany's) di Melissa Hill, una commedia romantica scritta con i ritmi del giallo da una maestra del genere.
L'autrice, definita "la regina delle trame dagli esiti imprevisti" si conferma tale con una trama che parte da uno scambio di regali tra il raffinato Ethan, professore londinese, per la sua nuova fidanzata Vanessa e il rozzo irlandese Gary, appassionato motociclista, che per la fidanzata Rachel ha comprato un misero braccialetto portafortuna entrando per caso da Tiffany all'ultimo minuto di apertura.
Il destino, manco a dirlo, intreccerà storie e coppie con esiti imprevedibili. Lo stile è gradevole, il tono leggermente misterioso della trama giova alla storia sulla quale si intravede, appena appena, l'ombra di Audrey Hepburn.
New York, pur con qualche sprazzo di originalità, è ritratta secondo l'immaginario collettivo che abbiamo della città. Un set perfetto per storie di questo genere, la città che tutti conosciamo attraverso centinaia di film e telefilm e che quando visitiamo proviamo la sensazione di averla già vista: "Arrivando a New York appena due giorni prima, si era stupito di ricordarne così bene i luoghi e di sapersi orientare con tanta facilità. Il pigia pigia nella metropolitana da Midtown a Downtown e ritorno, l’odore dei consunti sedili di vinile dei taxi e l’incessante sottofondo di un miliardo di suoni – umani o non umani – lo confortavano. L’inconfondibile brusio della città dava nuovo slancio e vitalità al suo passo, una cosa che non sperimentava più da anni".
E' innegabile che la Hill riesce a far scorrere via la storia con abilità (e con una discreta dose di umorismo), anche quando ricorre alle immagini più mainstream della città (lo shopping, il freddo, il Natale...): "Nonostante la temperatura, New York le piaceva esattamente come lui si era aspettato, e tutti sanno che non c’è periodo migliore del Natale per visitare la città che non dorme mai. Sì, era stata una buona idea, si rassicurò Ethan. Ogni cosa sarebbe andata per il meglio.
Finalmente, dopo essersi fatti largo a fatica tra la massa dei compratori dell’ultimo minuto, raggiunsero l’angolo tra la Fifth Avenue e la 57a Strada. Guardò Daisy, che spalancò gli occhi sorpresa quando la prese per mano conducendola verso l’entrata. «Che succede?», protestò lei, lanciando un’occhiata alla familiare targa accanto all’ingresso e all’elegante scritta sul liscio granito circondata da verdi rami di pino in occasione delle festività natalizie. «Che ci facciamo qui?».
"Tiffany" si conferma una parola magica, evocativa, che va oltre il glamour che l'accompagna e la scrittrice ne sfrutta la magia con onestà, anzi direi con responsabilità, pubblicando un libro che non sarà forse ricordato come un capolavoro ma è certamente una piacevole e distensiva lettura, già un successo di questa estate.
Un Regalo da Tiffany, Melissa Hill, Newton Compton, 2011