domenica 17 marzo 2013

Romanzi a New York #100: La Mia Battaglia da New York


Cari amici newyorkofili, arrivato al centesimo post ho pensato a lungo a quale titolo dedicare questo piccolo traguardo. Potevo scegliere un best seller, oppure una novità pescata magari tra uno dei tanti romanzoidi clonati da Colazione da Tiffany, ma anche un thriller metropolitano, un classico del '900, un titolo fantascientifico... ma alla fine ho tirato fuori un libro acquistato un paio d'anni fa su una bancarella di libri d'antiquariato. Un libro importante, un diario politico e accorato di una delle figure più emblematiche della nostra storia, un uomo che ha legato la propria esistenza alla Religione e alla Politica, due temi che mai come in questi giorni sono d'attualità: Don Luigi Sturzo.
Don Luigi Sturzo (1871-1959) è stato sacerdote e fondatore del Partito Popolare Italiano. Nel 1923, durante il congresso del partito in corso a Torino si schierò contro il fascismo di Mussolini, con la conseguente uscita dei ministri cattolici dal governo del dittatore che lo definì "sinistro prete". Don Sturzo, osteggiato anche dagli ambienti vaticani, decise di lasciare gli incarichi di partito e si rifugiò all'estero, prima a Londra, poi a Parigi e infine a New York.
"Arrivai a New York il 3 ottobre del 1940 in difficili condizioni di salute, nè in quel momento avevo un'idea di quel che potevo o dovevo fare. Ero convinto che la guerra sarebbe stata assai lunga e non credevo che io potessi vivere tanto da vederne la fine. Avevo l'impressione di una catastrofe nella quale l'Italia con l'Europa tutta venivano rovinate. Il mio stato d'animo era quasi di rimorso di aver lasciato l'Europa per andarmi a rifugiare in America, allora paese neutrale, che molti credevano non disposto a intervenire".
Il libro alterna approfondimenti politici a riflessioni personali ed è una illuminante testimonianza di un uomo che vive il periodo più difficile dell'Italia lontano dalla sua patria: Sturzo perora la causa dell'Italia e degli Italiani lontano dalla sua terra, costretto com'è stato ad andarsene via, ma con la volontà di testimoniare e documentare l'esistenza di un Italia migliore, da salvare e sostenere. Il sacerdote conduce la sua battaglia con l'arma migliore che ha in dotazione, la scrittura. Lucida, intelligente, argomentata, che dà vita a una serie di articoli e lettere pubblicati sul New York Times e vari periodici.
La considerazione dell'Italia vista da parte di coloro che prima  di diventare nostri alleati e liberatori ci hanno bombardato non era sempre benevola.
"L'Italia - scrive Don Sturzo per un articolo pubblicato su Review of Politics nel gennaio del 43 - è per molti un incognita, poco compresa durante il periodo della non belligeranza, poco studiata dalla sua entrata in guerra ad oggi, spesso svalutata nel suo contributo militare, ignorata come importanza politica, trascurata nei piani di ricostruzione europea".
L'impegno del sacerdote nel far conoscere agli alleati americani, ma anche agli inglesi, un'Italia diversa da quella legata al carro della Germania di Hitler è profondo, vissuto anche in maniera intima ed emotiva come si  evidenzia nella parte diaristica che intervalla gli articoli e i resoconti politici. 
L'autore nella sua battaglia non si risparmia, risponde punto su punto ai giornalisti americani non sempre benevoli nei nostri confronti, lancia proposte, propone dibattiti, affronta questioni internazionali, sempre con grande acume intellettuale con un occhio critico anche su quell'America che lo ha accolto.
"Non può dirsi certo che l'assimilazione sociale sia completa in tutti gli Stati; ci sono ancora razze  preferite e razze discriminate (per non parlare della situazione dei negri)". 
Un libro prezioso, un documento storico da studiare e che si legge con sorprendente scorrevolezza, a riprova della grande capacità comunicativa e divulgativa del sacerdote di Caltagirone che tornerà in Italia nel 1946. Nel 1952 sarà nominato senatore a vita, ma non aderirà alla Democrazia Cristiana, preferendo sedersi nei banchi del Gruppo Misto.
La Mia Battaglia da New York, Don Luigi Sturzo, Garzanti, 1949