venerdì 20 aprile 2012

Romanzi a New York #86: I Newyorkesi



Cathleen Schine è una scrittrice sensibile, scrive storie d’amore delicate e moderne, con uno stile lieve e rilassante, ricco di attenzioni verso i molti personaggi che animano questo romanzo uscito nel 2007 begli USA e immediatamente riproposto in Italia.  Newyorkesi (The Newyorkers) è un romanzo cinocentrico, nel senso che le vicende umane ruotano intorno ai cani dei personaggi. E New York, soprattutto in certi quartieri (alcune strade dell’Upper West Side, Soho, Chelsea…), è la città dei cani.  
La protagonista principale è Jody, insegnante di musica vicina ai quaranta, single che non esita a definirsi zitella, che abita nell’Upper West Side in un quartiere tranquillo, vicino a Central Park e lontano dal traffico. 
"Ora sono proprio una zitella, pensò: innamorarmi di un attraente sconosciuto incrociato per strada. E, quasi per provarlo, non appena rientrò a casa mise il bollitore sul fuoco."Jody non è sola, ha il suo cane, anzi la sua cagnolina Beatrice, un pitbull che le fa compagnia. Ma lì, in quell’angolo pacifico di New York City molti hanno un cane e la cosa diventa motivo di conoscenza con le altre anime di questa New York un po’ solitaria, a volte eccentrica, malinconica ed entusiasta al tempo stesso. 
Anche Jody, inevitabilmente, incrocerà lo sguardo di un uomo, anzi di due, e  così anche gli altri protagonisti vivranno le loro storie umane e canine (George che usa Howdy, il cucciolo della irrequieta sorella Polly, come esca per ragazze, l’acida signora Doris, il bel tenebroso cinquantenne (o giù di lì) Everett, lo schivo quarantenne (o su di lì) Simon, il ristoratore Jamie e poi Laura, Alexandra, l'anziana Heidi… tutti combatteranno le loro insicurezze, cercheranno di superare inibizioni e incertezze in un anno trascorso a New York dove la neve deve lasciare lo spazio alle inevitabili pozzanghere, al caldo dell’estate e al ritorno dell’autunno.
“Come sanno tutti coloro che ne hanno goduto, un mattino di ottobre a New York è una ragione già di per sé sufficiente per vivere in questa città. A est si intravede un accenno di luce fra i palazzi, mentre sopra i tetti si forma un banco soffice e basso di nuvole argentate sovrastate da un pallido, lattiginoso e delicato spicchio di luna.”
A colpire la mia fantasia di lettore non è stata tanto la storia, sorta di minuetto sentimentale a due e quattro zampe, ma un messaggio che non so quanto la scrittrice sapesse di comunicare con tanta forza a noi lettori, specialmente a quelli come me che vivono in una metropoli italiana.
Ne I Newyorkesi scopriamo una mirabile dimensione di quartiere di New York, un’isola nell’isola di Manhattan, fatta di buone maniere che, si perdoni il gioco di parole, non sono affatto di maniera ma sono esempio romanzato ma non troppo di un’atmosfera di civiltà, di educazione che traspare dalle passeggiate,dalle piccole azioni quotidiane, dai pensieri, dagli incontri e anche dalle sofferenze dei protagonisti.
“Gli altri proprietari di cani la salutavano, si fermavano a fare due chiacchiere, e anche se Jody nella maggior parte dei casi ignorava i loro nomi trovava che quegli incontri avessero una loro curiosa intimità.”
Questa New York formato piccolo villaggio risulta un po’ magica, quasi surreale e ancora più affascinante se la scopriamo vera e reale, raccontata da chi ha messo molta della sua quotidianità in queste New York Stories.
I protagonisti vivono gran parte della loro vita in poche centinaia di metri quadri, si spostano poco, hanno il loro bar-ristorante sotto casa, il coreano che vende la frutta, c'è la chiesetta, l’emporio, si fa vita di condominio non nel senso di riunioni bellicose ma nel senso di conoscenza, amicizie, infatuazioni ed anche, è ovvio, amori.
Che New York sia una metropoli romantica non lo scopriamo certo adesso ma che abbia, e soprattutto abbia mantenuto nel tempo, una dimensione da cittadina romantica può essere un aspetto sul quale riflettere e un motivo in più per sognarla.
I Newyorkesi, Cathleen Schine, Oscar Mondadori, 2008