martedì 28 febbraio 2012

Romanzi a New York #78: Hildegarde e il "Codice 44"


Avevamo già incontrato la Miss Omicidi Hildegarde Withers alle prese con un assassinio avvenuto nella New York sparita, in quell'acquario di Battery Park demolito nel 1941.
In questo nuovo caso dal titolo Hildegarde e il "Codice 44" (The Puzzle of the Red Stallion) datato 1935 l'insegnante detective creata da Stuart Palmer (1905-1968) indaga invece in uno dei luoghi più immutati di New York, ovvero Central Park dove, nei pressi di un laghetto la modella Violet Feverel viene trovata morta dopo una brutta caduta da cavallo.
Ma è stato proprio un incidente? Ovviamente no e Miss Hildegarde, armata di ombrello e cappellino e accompagnata dal suo cagnolino, dovrà ricorrere a tutta la sua arguzia e intelligenza per aiutare l'ispettore Oscar Piper a risolvere il caso.
"Il sole non era ancora sorto, quando da una porta di una vecchia casa in pietra rossa, in 74th Street West, uscì un piccolo terrier dal pelo ispido; il naso che sembrava un sigillo nero circondato da baffi irsuti, dava la cane una certa aria di rispettabilità... smentita però dal balenio degli occhi marroni. Con le zampe coperte di pelo bianco raspava sullo stuoino nel tentativo di precipitarsi giù dalle scale trascinando miss Hildegarde Withers, insegnante, un'autorevole donna di una certa età..."
Hanno un grande fascino i gialli d'epoca, a volte ingenui, a volte raffinati, ma sempre gradevoli.
Central Park, ancora oggi, è ricco di luoghi della memoria, il laghetto, le fontane, gli stagni e i tanti ponti: "Insieme osservarono un piccolo specchio d'acqua, poco più grande duna pozzanghera; lì all'angolo fra il pendio della 86th Street Transverse e l'alto muro del parco, il fogliame di un gruppo di salici piangenti lambiva le acque fangose."
Luogo ideale per passeggiate a cavallo, per gite in bicicletta, per i concerti di Simon & Garfunkel e di Andrea Bocelli, ma pur sempre luogo ideale per un omicidio, anche se parliamo di molto tempo prima di quelli che vediamo in TV nella serie C.S.I. New York.
Palmer ci narra anche un po' di città, soprattutto di un albergo di fantasia ma non per questo meno realistico: "L'ispettore conosceva meglio la città - Hotel Harthorn - osservò quando si fermarono nell'entrata. Media mensile: arresto di un truffatore, due suicidi di ragazze che si buttano dai piani alti, un venditore di droga preso e consegnato alla Polizia Federale, due reclami settimanali per rumori e schiamazzi... bel posto. La maggior parte della gente che vi abita appartiene al mondo del teatro."
Stuart Palmer, ex maggiore dell'esercito ed ex investigatore privato, è così che narra la New York degli anni 30, quella che cerca ancora di uscire dalla crisi finanziaria del '29, dove uomini (e donne...) tra alcol e sogni di gloria tentano la fortuna anche per le vie brevi delle corse dei cavalli con tanto di trasferta in treno all'ippodromo di Beaulah Park a Grove City nello stato dell'Ohio.
Indizi disseminati, una soluzione all'intrigo che corre sul filo dello sfatare un luogo comune o no e quindi, proprio per questo motivo, giunge inaspettata anche se sospettata.
La prima edizione italiana di questo mistery è in un Giallo Mondadori del 1968 di facile reperibilità, così come non è difficile recuperare l'edizione del 2000 inserita nella collana i Classici del Giallo, sempre della Mondadori.
Hildegarde e il "Codice 44" (La Morte Cavalca a Central Park), Stuart Palmer, I Classici del Giallo n. 870, 2000, Mondadori