mercoledì 1 dicembre 2010

Romanzi a New York #17: West Side Transilvania


Che i vampiri siano tornati di moda non c’è dubbio. Che i vampiri a New York non siano una novità anche qui non c’è dubbio (citiamo il film di Abel Ferrara The Addiction (1995) ma anche “Un Vampiro a New York”, n. 13 datato 1983 della serie a fumetti di Martin Mystére, personaggio creato da Alfredo Castelli.
Non c’è neanche dubbio però che John Marks, già produttore della celebre trasmissione americana 60 Minutes, sia un buon narratore di horror.
Il suo ultimo romanzo West Side Transilvania (Fangland) ha come protagonista la cronista Evangeline Harker, corrispondente della trasmissione "The Hour", la cui redazione è proprio là, a due passi da dove caddero le Torri Gemelle.
Evangeline parte per la Transilvania intenzionata ad intervistare Ion Torgu, torbido boss della malavita. E’ chiaro che le cose non andranno lisce ed è anche chiaro che Mr. Torgu non è solo un boss della malavita ma che “ha un qualche piano che riguarda New York, questo è evidente. E’ una specie di terrorista; ma le sue armi sono strane. E’ come un virus , e io l’ho preso. Mi ha infettata lui.” Un’atmosfera da tenebre pian piano invade gli studi televisivi newyorchesi, misteriose(?) casse arrivano negli uffici del network dall’Est europeo. L’orrore avanza, il Male pure: “Così come tanti immigrati prima di lui sarebbe andato a New York. Con le sue ricchezze criminali, posto che esistessero, avrebbe comprato uno di quegli eleganti alberghetti che stavano nel Meatpacking District.”
Tra spruzzi, non solo metaforici, di splatter e gore l'avventura prosegue, si nutre e si disseta di sangue, vendetta e trame oscure che attraversano la Storia.West Side Transilvania, John Marks, edizioni E/O, 2010
Marks rilegge, senza nasconderlo, il mito del Dracula di Bram Stoker e lo trasporta ai nostri tempi, alla New York del post 11 settembre. Questo update letterario negli USA è stato così ben accolto che uno dei maestri del cinema horror, John Carpenter, si appresta a dirigerne l’adattamento cinematografico.
Carpenter con la città di New York ha un buon rapporto (vedi 1999:Fuga Da New York) e, quindi, volentieri, lo vedremo.
Un'ultima annotazione sulla realizzazione dell'edizione italiana che, a differenza di quella originale, punta molto sulla dimensione newyorchese della vicenda, sia nell'immagine di copertina che nella traduzione del titolo "Fangland" che, più o meno, significa "La Terra delle Zanne".
West Side Transilvania, John Marks, E/O, 2010