domenica 28 aprile 2013

Romanzi a New York #103: Cash: All'Assalto di New York


Non avevo mai letto, prima d'ora, un romanzo della collana Segretissimo, pubblicata dalla Mondadori sin dai primi anni 60. Avevo sempre provato un pò di resistenza verso quelle copertine dallo sfondo nero con aitanti agenti segreti in copertina e/o donne in biancheria intima che impugnano una pistola automatica, quando non un grande e grosso mitragliatore. Alla fine, se proprio avevo voglia di un romanzo di genere, finivo sistematicamente per acquistare un giallo piuttosto che un nero.
Poi, grazie anche a questo n. 900 con New York nel titolo, ho finalmente investito ben un euro e cinquanta in una bancarella dell'usato (forse lo potevo portare via anche a un euro, ma ho rinunciato alla trattativa).
Cash: all'Assalto di New York (Assaut sur New York) è opera del francese Gerard Cambri, il cui vero nome è Gerard Venturini, personaggio di spicco di questo genere di romanzi, con all'attivo circa 170 (!) titoli e un passato tutto action, con esperienze di guerra in Algeria, un brevetto da pilota, una passione per i cavalli con specializzazione in monta western (anche se lui scorazza in Corsica, piuttosto che in  Arizona).
Quindi Cambri sa cosa scrivere, quando racconta del suo agente segreto James Fitzgerald Cash, qui alle prese con la spietata Lobby dei 72 capitanata dal malvagio Mordecai AAron Sachs che sembra in grado, almeno come potenziale criminale, di impadronirsi della città che non dorme mai (anche io mi adeguo allo stile...).
Cash, peraltro, non è un agente qualunque, ma ha sviluppato di una sorta di ipersensi dopo essere sopravvissuto a un incidente aereo. Queste facoltà non sono facilmente controllabili, ma comunque gli sono d'aiuto nelle sue pericolose missioni.
La storia va avanti come ci si aspetta, un funerale di un boss, agenti segreti e non dappertutto, FBI, doppiogiochisti, femmine fatali e letali, sparatorie ("a nord di Central Park, un'importante sala di giochi elettronici e una sala da bowling furono evacuate dalla clientela e devastate a colpi di mitra da cinque uomini che poi fuggirono a bordo di un'auto dalla targa coperta di fango").
Inseguimenti, morti ammazzati, politici malefici. Il linguaggio enfatico quanto basta: "New York City, alle cinque del mattino. L'alba si sforzava di spandere il suo chiarore lattiginoso e freddo attraverso la titanica coltre di smog che copriva la città. L'Empire State Building innalzava la sua triste mole monolitica come un simbolo fallico di una popolazione insoddisfatta, assopita in un tran tran automatico e consenziente."
La sensazione è quella di trovarsi di fronte alla sceneggiatura, neanche tanto sofisticata, di un telefilm di una trentina d'anni fa (il romanzo, precisiamolo, è del 1980) con echi di situazioni internazionali oramai legate alla storia. Si cita ad esempio, tra i personaggi reali presenti nel libro, il premier egiziano Sadat.
Eh già, tutto ci sembra enfatizzato in questo breve romanzo, sta di fatto però che Sadat verrà assassinato il 6 ottobre del 1981, neanche un anno dopo l'uscita di questo libro.
Cash: All'Assalto di New York, Gerard Cambri, Collana Segretissimo n. 900, Mondadori, 1981