lunedì 12 marzo 2012

Romanzi a New York #81: Titanic. La Vera Storia


Mancano pochi giorni al centenario del naufragio del Titanic avvenuto la notte del 14 aprile 1912 e gli scaffali delle librerie si sono nuovamente riempiti di letteratura titanica, così come avvenne nel 1997 quando uscì il film kolossal diretto da James Cameron.
Tra le tante proposte editoriali una delle più interessanti era e resta il volume di Walter Lord (1917-2002) Titanic. La Vera Storia (A Night to Remember) scritto nel 1957 e pubblicato la prima volta in Italia nel 1959. Walter Lord, ex dei servizi segreti americani e laureato in legge all'Università di Yale fa una ricostruzione emozionante della vicenda, trasformandola in un racconto puntuale e documentatissimo, ricco di interviste e testimonianze dirette dei superstiti e di chi partecipò alle operazioni di salvataggio.
Le interviste sono condotte in maniera investigativa, ben argomentata e a volte spregiudicata, senza alcun timore reverenziale.
Lo stile, che spazia abilmente dal romanzesco al reportage, anticipa di qualche anno quel genere che oggi apprezziamo in TV sotto forma di docutainment (documentary + entertainment) ed è corredato di riferimenti precisi, descrive con scrupolo i dettagli tecnici e i risvolti sociali della tragedia, senza tralasciare le vicende umane ed emozionanti come quella del superstite italiano Emilio Portaluppi, che la leggenda vuole rimasto aggrappato per due ore ad un pezzo di ghiaccio prima di essere recuperato in mare.
Il Titanic, come sappiamo tutti, a New York non ci arrivò mai, benché fosse atteso sulla banchina n. 59. Nella città si era già pronti per i festeggiamenti e il libro di Lord è uno dei pochi testi sulla storia del naufragio che si sofferma sul punto di vista newyorchese della vicenda, raccontando quanto stava avvenendo sulle banchine, nelle vie della downtown e nelle redazioni dei giornali: "La città era in preda a un'agitazione frenetica. Quando all'una e venti era arrivata la prima notizia, nessuno sapeva cosa pensare. I comunicati stampa eano laconici e oscuri."
Eh già, la città faticava a credere l'impossibile al punto che "alle otto del mattino i giornalisti affollavano gli uffici della White Star Line, al numero nove della Broadway. Il vicepresidente Philip A.S. Franklin rassicurava i presenti... Abbiamo assoluta fiducia nelle possibilità del Titanic, che consideriamo inaffondabile."
Fa parte della storia la pagina del quotidiano Evening Sun che, commettendo un errore eclatante rimasto negli annali del giornalismo di tutto il mondo, titolò “Tutti salvi i passeggeri del Titanic”.
Il resoconto prosegue dettagliato sino all'arrivo sulla banchina  n. 54 del Carpathia con a bordo i superstiti: "Alle otto e trentasette la nave raggiunse il molo e cominciò a scaricare le scialuppe di salvataggio del Titanic, in modo da poter poi attraccare. Queste vennero portate a remi fino al molo della White Star Line (il n. 59, ndr) dove i cacciatori di ricordi, durante la notte, portarono via tutto ciò che riuscirono a strappare".
New York era incredula e attonita al tempo stesso: “La gente era sopraffatta dagli avvenimenti. Ovunque erano bandiere a mezz’asta. Macy’s (il grande magazzino più celebre di New York, ndr) e l’Harris Theater furono chiusi. La compagnia di navigazione French Line sospese un ricevimento sul nuovo piroscafo France”.
Questa nuova edizione del libro di Lord include una galleria di 26 fotografie dell'epoca, circa la metà di quelle della versione originale. Mancano purtroppo proprio alcune di quelle scattate a New York, però questa nuova edizione economica italiana è comunque ben curata e ha una copertina vintage molto accattivante.
Ad ogni buon fine, per chi avesse voglia di soddisfare la curiosità di vedere le immagini di New York in attesa del Titanic sarà sufficiente fare un salto a questo post del mio blog dedicato alla vecchia New York City.
Titanic. La Vera Storia, Walter Lord, Garzanti – Collana Elefanti Bestseller, 2012