martedì 23 novembre 2010

Romanzi a New York #15: Nero a Manhattan


Per chi è sensibile al fascino di New York City ci sono molti punti di interesse in questo thriller. Innanzitutto la fama di Deaver come grande giallista è qui confermata anche se il protagonista non è Lincoln Rhyme, il suo personaggio più celebre, bensì la giovane Rune, un pò punk, un pò dark, un pò new wave.
Fa lavori saltuari, attualmente sbarca il lunario in un videonoloeggio e vive in un locale all'interno di un palazzo del diciannovesimo secolo progettato da Stanford White, l'architetto assassinato dal marito di Evelyn Nesbit (primo motivo di interesse, vedi recensione di Ragtime).
(Faccio un inciso: l'abitazione di Rune mi ha ricordato la residenza di Alan Ford, lo strampalato detective a fumetti creato da Max Bunker e Magnus alla fine degli anni 60.) Torniamo a noi.
La ragazza finisce suo malgrado ad indagare sulla morte dell'anziano e stravagante Robert Kelly, che vive, anzi viveva, nell'East Village descritto con minuzia e arguzia (secondo motivo di interesse) e che noleggia sempre lo stesso vecchio film in bianco e nero: Nero a Manhattan. La stessa protagonista ama la storia di New York (terzo motivo di interesse) e lo dimostra nel corso della narrazione. "[Nella zona di Hell's Kitchen] il rinnovamento urbanistico conseguente alla costruzione del tunnel verso il New Jersey si era portato via la maggior parte degli elementi con la fedina penale più sporca, ma alcune gang irlandesi e di latinos permanevano. Insomma, non era un quartiere nel quale andarsene in giro da soli la notte".
L'indagine della detective per caso si dipana per la New York più alternativa, quella dei negozietti e delle botteghe a buon prezzo (quarto motivo di interesse).
Si potrebbe continuare ma ci fermiamo qui non senza aver detto che la trama è ben congegnata, ricca di citazioni di Storia e di storia del cinema, con personaggi spiazzanti e allo stesso tempo ben definiti nella loro anticonvenzionalità, una varia umanità newyorchese che rischia di identificarsi con lo stereotipo dell'alternativo ma, per fortuna, non lo fa mai.
Deaver farà tornare Rune nel recente Requiem per una Pornostar, altro grande successo editoriale.
Nero a Manhattan, Jeffery Deaver, BUR Rizzoli, 2010