sabato 24 settembre 2011

Romanzi a New York #65: Indietro nel Tempo


Se oggi dovessi consigliare ai lettori qualche romanzo su New York inserirei Indietro nel Tempo (Time and Again) di Jack Finney (1911-1995) tra i primi due o tre titoli. E' sempre difficile, a volte riduttivo, stilare classifiche ma esistono romanzi come questo che uniscono profondità e leggerezza, fantasia e storia, mistero e sentimento e un grande amore per New York che ne rendono inevitabile la lettura per ogni New York addicted. Finney, già autore del cult L'Invasione degli Ultracorpi portato al cinema perlomeno tre volte, ci racconta il viaggio nel tempo di Simon Morley, illustratore pubblicitario ingaggiato da un'organizzazione governativa per un'esperimento molto particolare: dimostrare che è possibile tornare nella New York del 1882, osservare con i propri occhi come andavano le cose tra le streets e le avenue percorse dagli omnibus a cavalli e, già che ci siamo, risolvere un mistero insoluto.
Siamo ai confini della fantascienza ma senza effetti speciali o macchinari avveniristici. Finney è un maestro della fantascienza psicologica, immaginifica, e il viaggio temporale avviene per via ipnotica e al tempo stesso realistica. Luoghi immutati nel tempo, come il celebre Dakota Building, sono in grado di proiettarci realmente nel passato purché la nostra mente sia predisposta e allenata a farlo. "E' una vista meravigliosa, e il tetto catturò subito la mia attenzione, facendomi alzare ulteriormentelo sguardo;lassù c'era una specie di città in miniatura - timpani, abbaini, piramidi, torri, tetti spioventi." La genialità di questa premessa ci regala un romanzo newyorchese affascinante, ricco di descrizioni, con una delicata storia d'amore e illustrazioni d'epoca presentate come gli schizzi e le fotografie realizzati dal protagonista durante le sue "escursioni".
Quando si visita New York, oggi come nel 1970 quando Finney scrisse il libro, ci si sorprende di come molti luoghi abbiano resistito alla furia costruttiva, grazie anche al lavoro che la Landmarks Preservation Commission svolge dal 1965. Per il turista, anzi, il viaggiatore, che ha letto questo libro sarà un'emozione alzare il naso verso i tetti del Potter Building, passeggiare la mattina presto in Central Park, gironzolare nei pressi di Gramercy Park: "Attraversai il parco e mi incamminai verso la stazione della sopraelevata sulla Third Avenue, diretto a Gramercy Park. Il numero civico diciannove era una casa che avevo già visto. Esisteva ancora nel Ventesimo secolo e, di tanto in tanto, le ero passato davanti. Non mi sembrava cambiata: una casa con una facciata lineare, in pietra grigia, di tre piani, con finestre verniciate di bianco e alcuni scalini davanti all'ingresso, chiusi tra due ringhiere di ferro battuto."
Indietro nel Tempo ci conduce per mano nella storia e nei volti del passato della City, la storia d'amore tra Simon e la ottocentesca Julia è un ottimo viatico per conoscere usi e costumi dell'epoca ed è calata in un eccitante contesto d'azione e thriller fantapolitico.
"Nella New York del 1882 c'era anche un'eccitazione che ormai non esisteva più. L'avevo vista sul viso delle donne che passavano nel "miglio delle signore", e che entrravano e uscivano da quei meravigliosi negozi ormai scomparsi. Avevano lo sguardo acceso, erano felici di trovarsi dov'erano, di appartenere a quel momento e a quel luogo."
E' strano che da questo libro ancora non sia stato realizzato un film anche se sembra che i diritti siano stati acquistati dall'attore e regista Robert Redford.
La prima edizione italiana del romanzo risale al 1990 a cura della Mondadori per la collana Altri Mondi, mentre quella attualmente reperibile (...adesso non tanto facilmente in verità...) è della Marcos Y Marcos che ha avuto il pregio di riportare questo grande autore nelle librerie, a parte un piccolo refuso che peggio non poteva venire (non feci alcun cesso d'assenso con cesso al posto di cenno, pag. 264).
Finney, come egli stesso spiega nell'imperdibile nota conclusiva in appendice, ha cercato di rimanere il più possibile fedele ai fatti e alla storia della città, la ricerca iconografica è accurata così come lo sono i riferimenti architettonici e giornalistici e poco importa se si è concesso una piccola e dichiarata licenza temporale sulla data di inaugurazione del Dakota Building (era il 1885 e non il 1882).
Indietro nel Tempo non è solo il viaggio di Simon Morley nel passato, è anche il viaggio del lettore nel passato di una città straordinaria, un passato che mai come in una città come New York è vivo e vivibile.
La cultura della manutenzione propria dei newyorchesi si scopre anche così, leggendo un libro del 1970 che parla del 1882 e andandola a visitare negli anni 2000.
Indietro nel Tempo, Jack Finney, Marcos y Marcos, 2004