sabato 18 dicembre 2010

Romanzi a New York #25: Oh, America


E' sempre interessante leggere della New York di cinquant'anni fa con gli occhi di qualcuno che viene dal nostro Paese. E lo è ancora di più se lo sguardo non è quello del solito emigrante con la valigia di cartone che fa fortuna ma quello di una venticinquenne fiorentina, colta, snob quanto basta, sposa di guerra a un bel maggiore dell'esercito americano.
Oh, America è la storia, vera, romanzescamente vera, dell'autrice, Marcella Olschki (1921-2001) che, arrivata sulle banchine del porto di New York a bordo del Vulcania insieme ad altre cinquecentosessanta "colleghe", si accorgerà che l'ufficiale dal sorriso aperto sposato a Firenze è un uomo diverso, lunatico e ombroso, trasformato dalla psicanalisi a cui vengono sottoposti i reduci del conflitto al punto che il rapporto tra i due naufragherà quasi immediatamente.
Nel giro di pochi giorni la città sognata si trasforma per Marcella in un luogo tenebroso: "Guardavo i grattacieli che si ergevano fitti davanti a me. Di giorno erano indifferenti e impassibili, ma la notte, con tutte quelle luci che vedevo spegnersi ad una ad una finché al mattino ne rimanevano poche accese, assumevano aspetti terrrificanti, le finestre mi sembravano loculi ghignanti in attesa di inghiottirsi il morto."
Eppure quella ragazza, esile nel fisico e forte nell'anima, nasconde la triste evoluzione degli eventi ai suoi familiari e resiste all'impatto e alle sventure. Tra i suoi bagagli non c'erano solo vestiti, biancheria e gioielli, ma anche la cultura, l'interesse per il jazz, l'esperienza di conduttrice a RadioFirenze e la passione per la moda che le farà trovare lavoro come vendeuse da Bergdorf Goodman sulla 59esima: "Fra le cose che più mi affascinarono a New York era proprio l'altissimo livello di raffinatezza e di gusto dei grandi department stores... in America niente era improvvisato, tutti dovevano essere, nel loro campo, dei tecnici, anche chi faceva moda ed anche i vetrinisti... fantasia accoppiata alla competenza professionale dava risultati stupefacenti". E così, tra piccole e grandi difficoltà si lascia catturare dalla città che, piano piano, la seduce e la rinforza.
Marcella si immerge in New York e, a volte suo malgrado, la vive.
Incontra fugacemente personaggi quali un giovane Mike Bongiorno, un accigliato Marlon Brando, una eterea Greta Garbo. Incontri quasi casuali come noi incontriamo la vecchia prof del liceo al supermercato. Ma, si sa, siamo a New York.
Oh, America è la storia di un anno e mezzo trascorso a New York e negli USA, l'anno e mezzo più intenso di tutta la lunga vita della scrittrice e giornalista fiorentina, raccontato con garbo ed attenzione e vissuto con coraggio, lo stesso coraggio con il quale l'Italia in quegli anni tentava di rialzare la testa dopo la guerra, l'Italia dove tutto era difficile e dove Marcella, con lealtà, rientrerà forte delle sue esperienze.
Oh, America, Marcella Olschki, Sellerio Editore, 1996